flautodolce.it - il flauto dolce visto da vicino

Notizie Italiane sul Flauto Dolce - NIFD
Nicola Sansone: 12 Studi per Flauto Dolce Contralto

Data20/12/2004
TipoNuova Pubblicazione
Webhttp://www.utorpheus.com/ricerca/dettagli.php?l=it&RECORD_KEY%28ricerca%29=cat&cat(ricerca)=dm038
NoteNel repertorio specifico degli studi per flauto dolce possiamo individuare alcune categorie:


• Ricercate di Bassano e Virgiliano
• Studi settecenteschi (Capricci e Solfeggiamenti di Quantz)
• Studi ottocenteschi originariamente per czakan o flageolet (Bosquet, Krähmer)
• Studi novecenteschi di matrice neoclassica (Linde, Feltkamp, Brüggen, Collette)
• Studi costruiti secondo i principi della Neue Musik (Braun, Waechter, Rolin)
• Studi novecenteschi in stile tardo barocco (Pacchioni) 


Gli studi di Nicola Sansone si collocano contemporaneamente al di fuori delle categorie summenzionate e all’interno di almeno due di esse.
Sono ripetitivi, finalizzati all’avanzamento tecnico, linguisticamente dotati di senso: sono studi.
È evidente la discendenza formale dalla ciaccona o dalla division on a ground ma non in modo nostalgico né didascalico: è musica barocca ‘dentro’.
I linguaggi di riferimento sono il pop, il rock, il minimalismo, in qualche caso la musica etnica: è musica del nostro tempo in senso postmoderno.
Praticano la cadenza tonale, la divagazione modale e conoscono il troncamento come extrema ratio, il meticciamento come valore: sono testi impuri.
Assumono una linearità a due dimensioni: la polifonia latente è la norma.
L’omaggio, sottile ma nemmeno troppo, è ai modelli bachiano e telemanniano: sono neoclassici.
Impegnano specificità tecniche ed estensioni estreme: è musica per flauto dolce nel senso più pienamente idiomatico.
Sono insomma estremamente attinenti e pertinenti a un moderno (o, meglio, postmoderno) flautista dolce.
E poi, all’ascolto, invitano a non stare fermi!
Un siffatto universo di riferimenti, variegato e molteplice, è colto da un occhio unitario, quello del flauto dolce inteso come strumento a cavallo fra orizzontalità melodica e verticalità polifonica, agente di un’estetica in cui puntillismi postweberniani e fibrillazioni prelinguistiche da pensiero elettronico o musica concreta sono superate.
C’è rigore artigianale, amore per la fisicità strumentale, consapevolezza storica.
È musica impastata con la cultura odierna dell’ascolto, filtrata attraverso l’idioma di uno strumento che in inglese si chiama recorder, proprio come il registratore.
Propongo di analizzarli, goderli, sezionarli, improvvisarci sopra da soli o con strumenti d’accompagnamento armonici, ritmici o entrambi. Memorizzarli, se possibile. Affrontarli in esecuzioni solistiche e d’insieme. Magari riscriverli, anche. Suonarli e superarli. L’autore ne sarebbe contento, credo. Noi saremo più ricchi strumentalmente, musicalmente, emotivamente, logicamente. (Stefano Bragetti)

Editore:Ut Orpheus
Anno ed.: 2004
Codice: DM 38
ISMN: M-2153-0916-6
Pagine: pp. 32
Prezzo: EUR 20.00
Data inserimento: 2004-12-20
Data ultima modifica: 2004-12-20

[Home] [Archivio Notizie] [dolceBlog]

La pubblicazione di notizie e link è gratuita, purché riguardino il flauto dolce.
Le informazioni contenute in questa pagina sono state segnalate da terzi e potrebbero essere non accurate o veritiere.
Ultimo aggiornamento: Mon, 20 Dec 2004 12:05:25 +0100
© 2004-2009 Gianluca Barbaro