Note | Sono in uscita i primi volumi della nuova collana musicale Flauto dolce, coordinata editorialmente da Nicola Sansone ed edita dalla casa editrice Ut Orpheus di Bologna.
Ecco alcune note ufficiali diffuse da Nicola Sansone.
"Accostandosi ad altre pubblicazioni dedicate allo strumento già presenti nel catalogo, realizzate a cura di esecutori, studiosi e didatti di importanza internazionale, la collana intende proporre con sistematicità pubblicazioni criticamente affidabili del repertorio originale dei secoli passati, con l’accostamento di autori e brani noti con altri meno noti o inediti, nei diversi settori di repertorio comprendenti la musica solistica, da camera e d’insieme, e infine la musica vocale che prevede l’uso obbligato del flauto dolce.
Il secondo compito della collana sarà contribuire alla diffusione e l’esecuzione di brani moderni e contemporanei significativi nel loro contributo alla valorizzazione dello strumento nel mondo musicale di oggi, nella convinzione che il flauto dolce, in una civiltà musicale evoluta, abbia diritto a un posto speciale non solo per il suo ruolo di memoria storica o per le sue funzioni educative e ricreative, ma anche e soprattutto come strumento musicale ‘traduttore’ e ‘ambasciatore’ tra linguaggi diversi, portatore e promotore di una cultura musicale attiva, condivisibile e aperta.
Di seguito una breve presentazione dei primi volumi della collana e di altre due pubblicazioni riguardanti il flauto dolce. Per ulteriori informazioni, si rimanda alla consultazione del sito www.utorpheus.com, nelle sezioni dedicate alle novità editoriali e alle diverse collane specifiche."
FL1, Robert Valentine, La villeggiatura, Sei Sonate per 2 Flauti Dolci Contralti
Il repertorio barocco italiano per flauto dolce si è recentemente accresciuto grazie alla scoperta, presso la Sezione Musicale della Biblioteca Palatina di Parma, di un manoscritto contenente 18 sonate inedite, suddivise in tre distinte raccolte di sei sonate ciascuna, del musicista inglese ma operante a Roma Robert Valentine (Leicester, 1671-’74 / Roma, 1747). Le prime dodici, per flauto e basso continuo, appariranno prossimamente mentre le ultime, per due flauti, sono qui pubblicate per la prima volta in edizione moderna.
FL2, George Bingham, 50 Airs Anglois
Il musicista inglese pubblicò ad Amsterdam nei primi anni del ‘700 quattro raccolte di Airs Anglois per flauto dolce solo, due flauti, flauto e basso continuo per un totale di 174 composizioni, con lo scopo eminentemente didattico di far conoscere e praticare all’allievo tutti i generi e gli stili musicali dell’epoca, dall’ouverture francese all’allegro italiano alla giga inglese, nella maggiore varietà possibile di metri e figurazioni ritmiche, farlo suonare nelle principali tonalità, con una scrittura perfettamente calibrata in funzione dell’avanzamento tecnico, permettendogli infine di combinare i brani di una stessa tonalità in suites di lunghezza e difficoltà appropriate.
FL3, G. B. Riccio, Iubilent Omnes
Importante autore veneziano della prima metà del XVII secolo, ha lasciato almeno quattro composizioni strumentali dedicate al flauto dolce tra le sue pubblicazioni vocali sacre. Nel Terzo libro delle Divine lodi musicali (Venezia, 1620) è inoltre contenuto il motetto Iubilent omnes per soprano, violino, flauto dolce, fagotto e basso continuo, uno dei rarissimi esempi italiani del periodo di musica sacra concertata con flauto dolce.
FL4, N. Sansone, Canzoni e Danze europee
Si tratta di un’antologia di arie famose in tutta Europa nei secoli XVI-XVIII e, in qualche caso, ancora vive nelle tradizioni di alcuni Paesi. In passato sono state adottate in numerose occasioni come temi per variazioni, sonate e altre composizioni strumentali, alcune delle quali originali per flauto dolce; molte di esse si trovano anche in versioni vocali quasi sempre dallo spiccato carattere popolare. Un patrimonio musicale così diffuso e ben conosciuto è stato giudicato all’epoca utilissimo per scopi didattici e infatti molti brani compaiono in fonti espressamente concepite per tale uso. Redatta nello stesso spirito, l’antologia è dedicata principalmente a esecutori le cui competenze tecniche comprendono la prima decima minore cromatica sul flauto dolce soprano o tenore; molti dei brani, inoltre, sono adatti anche a coloro i quali abbiano da poco intrapreso lo studio del flauto contralto in Sol o vogliano praticare il basso continuo.
FL5, Tullio Visioli, Simorgh ensemble (2007)
Per quartetto di flauti SATB con sopranino ad libitum. Ispirato alle atmosfere estatiche del repertorio della musicoterapia tradizionale del Belucistan e alle sonorità del flauto dolce doneli.
RCF20, Michelangelo Grancini, La Gallina, La Bariola 2 Canzoni da suonare a 4
L’Op. 6, Sacri fiori concertati, Milano, Rolla, 1631, contiene opere vocali sacre e due canzoni strumentali a quattro voci, La Gallina e La Bariola i cui titoli, come d’uso, prendono il nome da illustri dedicatari, in questo caso due musicisti protagonisti della vita musicale milanese negli anni della peste di manzoniana memoria. L’unicum, conservato presso l’Archivio Capitolare del Duomo di Milano, è purtroppo mutilo dell’ultima pagina della parte di Alto contenente la maggiorparte della seconda canzone. L’edizione presenta le due composizioni con il restauro delle note mancanti.
HS169, J. T. Krebs, Tre piccoli Preludi e Fughe
Dalla loro prima pubblicazione, nel 1852, gli Acht kleine Praeludien und Fugen (Otto piccoli Preludi e Fughe) per organo, furono definiti come opere giovanili di Johann Sebastian Bach. Oggi la loro paternità è stata attribuita dagli studiosi a Johann Tobias Krebs, allievo di Bach a Weimar tra il 1710 e il ’17. I tre brani scelti per la trascrizione, il quarto in Fa maggiore, il sesto in Sol minore e l’ottavo in Sib maggiore, sono particolarmente adatti all’esecuzione flautistica per le tonalità impiegate, per l’estensione particolarmente centrata e infine per le caratteristiche di scrittura, ricca di figurazioni e passi solistici per tutti gli strumenti.
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