Note | Mala Punica, voci e strumenti
Pedro Memelsdorff, flauto e direttore
Mala Punica – le melagrane – sta per frutti vietati, simboli di fertilità e al contempo pomi della discordia: musiche inesplorate e affascinanti ma considerate finora improponibili per il pubblico attuale – l’Ars subtilior e la fine del Trecento – in mano ad un ensemble deciso alla loro completa riabilitazione grazie ad interpretazioni innovatrici e talvolta polemiche. A Mala Punica si deve in gran parte il successo di compositori quali Matteo da Perugia, Zaccara da Teramo, Antonello o Filippo da Caserta, nomi che appartengono ora all’immaginario dello stesso pubblico che non molti anni fa frequentava solo l’Ars Nova di Landini o Machaut. Mala Punica esordì con l’incisione di una trilogia di liriche profane subtilior – francesi ed italiane – volgendosi poi ai più monumentali generi della fine del Trecento: quello liturgico e paraliturgico. L’organico si adegua quindi alle esigenze dei vari generi: voci e strumenti dell’intera gamma trecentesca, nella più rispettosa restituzione della ricchezza originaria, spaziano da nove elementi, alla formazione completa che include talvolta fino a dodici voci e otto strumenti, tra cui organi, campane, organetti, arpe, vielle, flauti, liuti.
Pedro Memelsdorff ha iniziato la sua collaborazione nel 1980 con il gruppo Hesperion XX di J. Savall e nel 1982 quella in duo con il cembalista Andreas Staier. Con Hesperion XX e con Staier, ma soprattutto con il suo gruppo Mala Punica, l’attività concertistica lo ha portato nella maggior parte dei paesi europei, in Israele e Sudamerica. Molto intensa l’attività didattica, Memelsdorff è infatti docente alla Civica Scuola di Milano e tiene regolarmente seminari di Ars Nova e musica da camera in vari conservatori europei nonché in facoltà musicologiche di diverse università o istituti di ricerca (Buenos Aires, Royaumont, Oxford, Salamanca e altri). Da ricercatore ha pubblicato importanti contributi su Matteo da Perugia e i Codici Modena A e Faenza 117. Di quest’ultimo è in preparazione una nuova edizione fac simile curata dallo stesso Memelsdorff. L’Ensemble Mala Punica è sostenuto dalla Fondation d’Entreprise France Télécom. |