Docente: Tullio Visioli
Conferenza: Giuseppe Ciufolo che se non zappava suonava lo zufolo
La letteratura per flauto dolce ci permette di stabilire, nella continua traduzione “analogica” di forme, modelli e stili dal piano vocale (voce come strumento d’eccellenza, archetipo…) al piano strumentale, un importante punto di riferimento per lo studio della musica del passato (e non solo).
Di grande interesse è la pratica “articolatoria”, per i forti legami con la musica di tradizione orale e il riallacciarsi ai miti che rimandano l’origine della lingua “parlata” ad una matrice di ordine “musicale”, quasi a ricordarci che ogni forma d’espressione è riconducibile ad una più profonda grammatica di ordine ritmico-sonoro.
Alcune riflessioni tratte da passi di fiabe italiane raccontate da Italo Calvino, serviranno a riportare meglio la nostra attenzione su questi aspetti e a richiamare i fondamenti per così dire “etici” di una prassi che non dovrebbe mai ridursi a puro estetismo.
Sabato 29 gennaio 2005, ore 10,30
La “Selva di Sylvestro”: laboratorio di ri-articolazione, improvvisazione e produzione sonora:
- Appunti per la sonorizzazione di una fiaba di Italo Calvino
- Tracce d’improvvisazione (voci e flauti) su passi de “La Fontegara”
- Varie - azioni su “Norwegian Wood
Sabato 29 gennaio, ore 14,30
Per informazioni: Scuola Musicale di Milano, Foro Buonaparte 60, tel. 02/8690270.