MoMi - flauti dolci e altro
"Flutes or Recorders are a brave noble instrument, being skilfully handled"
Thomas Tryon, The way to Health, Long Life and Happyness (London 1683)
Gianluca Barbaro: flauti dolci
Livia Caffagni: flauti dolci
Simone Erre: flauti dolci
Teresa Sherwin: flauti dolci
Le raffigurazioni iconografiche e le prime composizioni dedicate a un quartetto di flauti dolci risalgono già all'inizio del '500. Il successo di questo tipo di ensemble strumentale deriva da diversi fattori. La sonorità di quattro flauti dolci nel Rinascimento rispecchiava quegli ideali estetici tipici dell'epoca: armonia, equilibrio, nobiltà d'animo e signorilità. Nel Barocco la dolcezza della sonorità dei flauti veniva utilizzata per descrivere musicalmente le situazioni legate alla magia, all'amore e al sonno.
Nel XX secolo il suono suggestivo del flauto dolce e le sue possibilità di sperimentazione sonora ha affascinato i principali compositori. Ancora i flauti dolci hanno la caratteristica, unica tra gli strumenti a fiato, di avere una estensione che può andare dal molto acuto al molto grave. Inoltre esistono anche flauti dolci costruiti nelle più diverse tonalità (taglie) e tutto questo conferisce alla formazione una sonorità assolutamente unica. Accanto a questi aspetti però non va dimenticata la flessibilità del repertorio.Quattro flauti dolci possono suonare qualsiasi tipo di musica: da quella originale a trascrizioni anche molto ardite, da musica originariamente destinata alla voce a composizioni particolarmente virtuosistiche, da musica del Medioevo alle canzoni dei moderni cantautori. L'ensemble MoMi cerca di rispecchiare tutto questo attraverso il rigore interpretativo e una comunicatività musicale tipicamente italiana, tramite la presentazione di programmi non convenzionali, ma anche con un certo effetto sorpresa: MoMi non è solo flauti dolci ma anche altro.