Zarlino Recorder Kit

Gianluca Barbaro
   

martedì 11 settembre 2007 - Versione 1.0

Grazie alle ricche indicazioni e alla gentile insistenza del mio insegnante di flauto dolce, nell'arco degli ultimi dodici mesi ho imparato per esperienza diretta quanto può essere utile, su molti piani diversi, lo studio dei Bicinia, ovvero dei duetti che qui presento in varie vesti digitali. Si tratta di dodici brevi composizioni d'esempio realizzate dal teorico rinascimentale Gioseffo Zarlino e da questi inserite nelle sue Istitutioni Harmoniche, precisamente nella quarta parte di quel testo, come esemplificazioni dei dodici modi ivi esposti e spiegati. (La lettura di Zarlino è utile sotto molti profili e sono certo che in rete abbondano le occasioni di approfondimento, anche della sua teoria modale, che quindi non svolgerò qui).
Possono interessare questi brani a chi non si definirebbe proprio un appassionato di musica rinascimentale? La mia risposta è sicuramente positiva e ne rimando i dettagli alla fine di questa pagina.
In ogni caso, la ricchezza di spunti che tali apparentemente semplici composizioni offrono è notevole. Infatti possono essere utilizzate quantomeno nelle "modalità" di studio che vado di seguito brevemente a esporre (e per le quali devo ringraziare ancora Daniele Bragetti. Le eventuali inesattezze sono invece da addebitare interamente al sottoscritto).

Esercizio di lettura di partiture rinascimentali
Il primo impatto con musiche cinquecentesche in facsimile può essere quanto meno disorientante:

• i segni sono molto diversi da quelli moderni (anche se ne costituiscono un ben riconoscibile antecedente);
• non ci sono indicazioni di battuta a far da riferimento;
• a volte i segni stessi sono cancellati, poco visibili o di difficile interpretazione, a causa dell'usura o di una cattiva digitalizzazione della pagina;
• le due voci non sono allineate verticalmente, come nella notazione moderna;
• le alterazioni non sono quasi mai indicate nel caso di cadenze o di tritoni da evitare.

Previa una loro assidua frequentazione per qualche tempo, questi brani possono aiutare a "rompere il ghiaccio" e offrono un'eccellente introduzione alla pratica strumentale rinascimentale, grazie anche alla loro non eccessiva difficoltà esecutiva.
Benché in inglese, può essere utile dare un'occhiata a questo Notation Manual.

Esercizio di lettura delle chiavi
Oggi siamo abituati a musica scritta con note di molto al di fuori del pentagramma e ricca di tagli addizionali, ma un tempo si preferiva più semplicemente cambiare chiave e mantenersi quanto più possibile all'interno dei cinque righi. Così, per suonare su partiture antiche originali non c'è altro da fare che imparare a leggere in tutte le chiavi e, ancora più importante per noi flautisti dolci, con le diverse taglie di strumento. Questi brani sono un ottimo esercizio introduttorio per chi ancora non ha sviluppato questa capacità, ma anche un buon ripasso per chi già legge in tutte le chiavi. Idealmente, alla fine del periodo di studio si dovrebbe essere in grado di leggere senza problemi tutti i bicinia con il maggior numero possibile di strumenti.

Esercizio di lettura ritmica
Nel corso della storia della musica occidentale sembra inevitabile il ricorso a figure dalle durate sempre più corte, quindi può a noi risultare inizialmente ostico mantenere un tactus, una pulsazione, di una breve (due semibrevi) quale quella suggerita per questi brani. Inoltre, anche a causa della mancanza di segni di misura, qualche problema lo possono dare le note puntate a cavallo di (quelle che noi individueremmo modernamente come) battute e le sincopi sparse qua e là. Aggiungiamo la mancanza di riferimenti verticali all'altra voce e il quadro si mostra abbastanza complicato… ma certo affrontabile con un po' di impegno.

Esercizio di intonazione
Trattandosi di brani rinascimentali a due voci ciascuno imperniato su di un singolo modo, forse non può esservi occasione migliore per imparare a intonare intervalli puri. La formula semplice da seguire è: quinte larghe (rispetto al temperamento equabile), terze maggiori strette. Ma ovviamente il consiglio è di fermarsi ogni tanto su alcune note, magari in corrispondenza delle cadenze, e ascoltare l'intervallo prodotto dai due strumenti, cercando di azzerare i battimenti e rendere quanto più bello possibile l'intervallo. Naturalmente il discorso si può fare molto più complicato di così, ma anche solo imparare a intonare terze maggiori e quinte pure, in due e durante un brano, mi sembra un obbiettivo non indifferente.

Esercizio per la lettura con le varie taglie di flauto
Si citava già riguardo alla lettura nelle varie chiavi la possibilità di ricorrere a più strumenti. Ho riflettuto sull'opportunità di dare qui un elenco di coppie da utilizzare per i vari bicinia perché è forse meglio che ciascuno sperimenti da sé con le diverse taglie e decida autonomamente cosa utilizzare. Ed è esattamente questo il mio consiglio: sperimentate a volontà. Ciononostante, anche per offrire un approccio più morbido a quanti si possano inizialmente trovare spaesati, accludo nella tabella in basso anche un elenco possibile di strumentazioni: ci possono essere soluzioni diverse, questo è solo un aiuto in caso di dubbi.
Come puro esercizio consiglio comunque di provare a leggere le varie parti anche con strumenti fuori gamma e imparare a fare eventuali salti d'ottava nel caso di note troppo gravi o troppo acute.

Interesse per i non appassionati di musica rinascimentale
Come dicevo in apertura, questi brani possono essere molto utili anche a chi è interessato principalmente a repertori diversi. Innanzitutto, come qualunque studio sui bicinia, il lavoro che si fa sull'intonazione è fondamentale e sicuramente propedeutico al suonare in gruppi più numerosi, qualunque sia il repertorio.
Inoltre si è costretti a utilizzare tutte le principali taglie di flauto dolce: per chi dovesse avere ancora qualche difficoltà, questo studio può offrire una maggiore stabilità nel passaggio da uno strumento all'altro.
Infine, anche lavorando sulla versione in trascrizione moderna, si è comunque costretti ad avere a che fare con le diverse chiavi (e le diverse taglie di strumenti), il che alla fine significa fare un grande lavoro preparatorio alla trasposizione a vista. Detto meglio: l'utilizzo delle chiavi (con l'appropriata aggiunta di alterazioni) è una tecnica ben conosciuta per trasportare in altre tonalità un brano a prima vista. Essere in grado di leggere indifferentemente in sette chiavi con i diversi strumenti è una condizione indispensabile per poter poi affinare la tecnica di trasposizione: nel suonare con altri questa abilità può essere preziosissima.

Elenco dei materiali inclusi

File originali in Finale 2005. Oltre che per elaborazioni e personalizzazioni, questi file possono essere utili per studiare da soli. Nelle preferenze di playback di Finale è possibile impostare il tempo metronomico (per rallentare o accelerare) e la presenza o meno del metronomo stesso. Inoltre, dalla finestra dell'elenco strumenti (Instrument list) è possibile disattivare una delle voci (e suonarla quindi dal vivo).

File Midi. Questi file sono utili per chi non avesse Finale a disposizione: si possono importare in altri programmi di notazione musicale, o eseguire così come sono con un qualunque player multimediale.
È possibile scaricare un file midi con un La di riferimento facendo clic qui

File MP3. Ho inserito questi file per comodità: trasferendoli su di un player MP3 portatile (tipo l'iPod), è possibile studiare ovunque, anche con le cuffie.
Naturalmente, un problema che riguarda sia questi file MP3 sia quelli MIDI a due voci è che, essendo i suoni generati dal computer, il sistema di riferimento è quello a temperamento equabile e quindi gli intervalli non sono puri.
È possibile scaricare un file MP3 con un La di riferimento facendo clic qui

Partitura originale. Si tratta di facsimili digitali in formato Acrobat PDF tratti da http://www.chmtl.indiana.edu/smi/ La qualità non è eccezionale ma, come si diceva, anche questo può fare da stimolo: in alcuni punti potrebbe infatti essere necessario ricostruire e interpretare alcune parti.
La si può scaricare facendo clic qui.

Partitura in notazione moderna, con chiavi e durate originali. Si tratta della versione PDF dei documenti Finale, leggermente elaborati per la stampa. Li ho inseriti solo per comodità, ma il mio consiglio è di fare riferimento comunque alla partitura originale.
La si può scaricare facendo clic qui.
Ho deciso invece di non inserire una trascrizione in chiavi di violino e di basso, essendo comunque a disposizione in edizioni commerciali (ad esempio quella, forse oramai introvabile, curata da Andrea Bornstein per la SIFD), ed essendo forse un po' contraria allo spirito di questo kit.

Bicinium Download Strumentazione
consigliata
Note
    Soprano Tenore  
I Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Contralto Tenore  
II Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Tenore Basso oppure Soprano-Contralto
III Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Soprano Tenore  
IV Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Soprano Contralto oppure Tenore-Basso
V Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Soprano Tenore  
VI Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Contralto Tenore  
VII Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Soprano Contralto oppure Tenore-Basso
VIII Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Contralto Tenore  
IX Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Contralto Basso  
X Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Contralto Tenore  
XI Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Contralto Tenore  
XII Finale,
MIDI Due voci - Solo Soprano - Solo Tenore,
MP3
Soprano Contralto oppure Tenore-Basso

Quella qui presentata è una prima versione, quindi sicuramente contenente errori e inesattezze che vi prego di segnalarmi per email o aggiungendo un commento a questo post.
Se qualcuno si vuole cimentare nella traduzione di questa pagina in altre lingue, è il benvenuto!
Buon divertimento!

Gianluca Barbaro
Milano, 11-09-2007